Cenerentola Storia

Pubblicato il: 22/02/2025 15:49:33
Categorie: BLOG

 Cenerentola  Storia

Hai detto:
ChatGPT ha detto:

La storia di Cenerentola è una delle fiabe più conosciute al mondo, con numerose versioni tramandate nel tempo. La versione più famosa è quella di Charles Perrault (1697) e dei Fratelli Grimm (1812), ma la fiaba ha origini ancora più antiche, risalenti a racconti della tradizione orale.

Trama della Fiaba

Cenerentola è una giovane ragazza orfana di madre che vive con il padre, la matrigna e le sue due perfide sorellastre. Dopo la morte del padre, la matrigna la tratta come una serva, costringendola a svolgere tutti i lavori di casa e a vivere in miseria.

Un giorno, il re organizza un grande ballo per trovare una moglie al principe. Le sorellastre ricevono inviti e si preparano con entusiasmo, mentre a Cenerentola viene proibito di partecipare. Grazie all'intervento di una fata madrina, la ragazza ottiene un meraviglioso abito e una carrozza magica, ma con una condizione: l'incantesimo svanirà a mezzanotte.

Al ballo, Cenerentola conquista il cuore del principe, ma fugge prima che l'incantesimo finisca, perdendo una scarpetta di cristallo. Il principe, deciso a ritrovarla, fa provare la scarpetta a tutte le ragazze del regno. Solo Cenerentola riesce a calzarla perfettamente e così viene riconosciuta e sposata dal principe, vivendo finalmente felice.

Differenze tra le versioni

  • Perrault aggiunge la figura della fata madrina e le scarpette di cristallo.
  • Fratelli Grimm rendono la storia più crudele: le sorellastre si mutilano i piedi per far entrare la scarpa e vengono punite con la cecità dagli uccelli magici di Cenerentola.
  • Versioni più antiche (come quella cinese di Ye Xian) parlano di una scarpa dorata e di una protagonista aiutata da un pesce magico.

Questa fiaba rappresenta il tema della giustizia e del riscatto, dove la bontà e la gentilezza vengono premiate mentre la malvagità viene punita.

Aspettiamo i vostri commenti!

Articoli correlati

Condividi

Aggiungi un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare l'articolo.
Clicca qui per registrarti